Trigliceridi alti, i valori, cosa fare per abbassarli
I trigliceridi sono grassi presenti nel sangue. Provengono dalla nostra dieta e vengono accumulati, con funzione di riserva energetica, all’interno degli adipociti, ovvero le cellule che compongono il tessuto adiposo.
Solo una piccola parte viene prodotta dal fegato.
Insieme al controllo del colesterolo totale e delle sue frazioni HDL e LDL, vengono “misurati” per valutare in modo più completo il rischio cardiovascolare.
Nel caso di trigliceridi alti si parla di ipertrigliceridemia, nel caso di trigliceridi bassi si parla di ipotrigliceridemia.
I VALORI NORMALI DEI TRIGLICERIDI
In particolare:
- Valore ottimale è considerato al di sotto dei 150 mg/dl.
- Trigliceridi inferiori a 150 mg/dl sono considerati normali;
- compresi tra 150 e 200 mg/dl sono considerati bordeline (al limite);
- tra 200 e 400 mg/dl sono considerati alti;
- >400 sono considerati altissimi;
Per conoscere il livello dei trigliceridi circolanti è sufficiente sottoporsi ad un esame del sangue a digiuno nelle 12 ore precedenti il prelievo (solo acqua è concessa).
VALORI TRIGLICERIDI ELEVATI, COSA SI RISCHIA
L’eccesso di trigliceridi nel sangue, ovvero la ipertrigliceridemia aumenta sensibilmente il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, del fegato e del pancreas. Valori troppo alti, infatti, predispongono all’aterosclerosi, ovvero un ispessimento delle arterie aumentando il rischio di malattie cardio-vascolari (ictus, infarto).
Se gli esami evidenziano valori di trigliceridi superiori a 200 mg/dl il rischio cardiovascolare aumenta.
Tra le altre patologie, si possono verificare risentimenti a livello epato-pancreatico, portando nel peggiore dei casi a pancreatiti acute o croniche.
COSA FARE IN CASO DI VALORI ALTI
La dieta e l’attività fisica sono sicuramente le prime cosa da curare.
Il cambiamento dello stile di vita è il primo consiglio che viene dato dal medico di famiglia, ma spesso è necessario per rientrare nei limiti standard l’utilizzo di alcuni farmaci come cortisone e in determinati casi anche pillola anticoncenzionale. I fibrati hanno una capacità di legarsi a dei recettori particolari facendo scendere la quantità di trigliceridi circolanti.
Consigli alimentari:
Meglio dire no all’alcol e al fumo, evitare cibi quali, salumi e formaggi fermentati grassi. Evitare anche gli zuccheri semplici quali dolci, frutta disidratata e frutta zuccherina.
Consigliabile l’utilizzo di pesce azzurro (2-3 volte a settimana) e di legumi.
Con moderazione l’utilizzo di pasta, riso, pane, orzo e farro. Latte scremato, prosciutto cotto e crudo, frutta secca ricca di omega 3. Come olio da evitare burro e margarina e preferire olio di semi di arachidi o di lino e olio extra vergine di oliva.
Gli omega 3 farmacologici (nota 013) o gli omega 3 naturali, aiutano ad abbassare i valori di trigliceridi circolanti.
COSA FARE IN CASO DI VALORI BASSI
Solitamente è una condizione che si presenta in caso di malnutrizione, ipotiroidismo e malassorbimento. Generalmente non costituiscono un particolare problema, ma quando le quantità sono particolarmente basse possono riflettere un problema di altra natura.
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