La cannella combatte il diabete? Qual è la verità?
Aggiungere polvere di cannella agli alimenti che consumiamo può renderli più gradevoli al gusto, ma non esistono prove scientificamente valide che questa abitudine aiuti a combattere il diabete.
Una ricerca ha scoperto che mezzo cucchiaino di cannella al giorno riduce in modo significativo i livelli di zucchero nel sangue dei diabetici. Sembrerebbe – come riportato dalla rivista Focus.it – che mezzo cucchiaino di cannella al giorno riduca in modo significativo i livelli di zucchero nel sangue dei diabetici. L’effetto, che può essere prodotto persino immergendo un pezzetto di cannella nel tè, può essere benefico anche per milioni di persone non diabetiche, ma che hanno problemi di zucchero nel sangue senza esserne consapevoli.
Una scoperta fatta, in modo accidentale, da Richard Anderson, uno scienziato statunitense. «Stavamo studiando gli effetti del cibo comune sullo zucchero nel sangue. Uno dei piatti preferiti dagli americani è la torta di mele che, tra i suoi ingredienti, ha la cannella…è stato così che abbiamo registrato gli effetti positivi di questa spezia…» ha dichiarato Anderson.
La cannella si comporta come l’insulina
L’ingrediente attivo nella cannella, detto MHCP (un composto solubile di acqua e polifenolo) si comporta come l’insulina: attiva i suoi recettori e lavora in sinergia con l’ormone nelle cellule che si occupano di bruciare o metabolizzare il glucosio. Per sperimentarne il funzionamento, il ricercatore Alam Khan ha condotto un esperimento in Pakistan con volontari affetti dal diabete di Tipo 2 nel quale la produzione di insulina si riduce gradualmente oppure rimane normale, ma è poco attiva sulle cellule. A questi pazienti sono stati somministrati, in pillole, uno, tre o sei grammi di polvere di cannella al giorno, dopo i pasti. È risultato che, nell’arco di alcune settimane, il loro livello di zucchero nel sangue si è abbassato del 20 per cento circa. Alcuni hanno anche raggiunto livelli normali e appena hanno smesso di assumere la cannella, i livelli di zucchero nel sangue sono tornati a salire.
Tuttavia, una precisazione dal Ministero della salute – La cannella non cura il diabete
La cannella può curare il diabete?
La cannella, una spezia derivata dalla corteccia dell’omonima pianta, è da alcuni considerata dotata di proprietà benefiche, presumibilmente in virtù di alcuni antiossidanti di cui è particolarmente ricca. L’uso di questa spezia come integratore alimentare ha origini molto antiche nella medicina cinese ed in quella tradizionale. Tutt’oggi ne viene talvolta consigliato l’uso in caso di problemi gastrointestinali, contro le infezioni batteriche e, soprattutto, per regolare la glicemia nei pazienti diabetici. Contrariamente a quanto sembravano indicare gli studi preliminari di qualche anno fa, studi recenti, effettuati su un numero maggiore di persone, hanno fornito risultati contrastanti in merito all’effetto dell’assunzione della cannella sui livelli di glucosio nel sangue (glicemia). Inoltre, manca completamente l’indicazione sulle dosi e la durata della somministrazione affinché l’assunzione della spezia risulti efficace. Al momento, quindi, non esiste una solida base scientifica a supporto dell’uso sistematico di preparati a base di cannella per curare il diabete. Tale malattia, quindi, va trattata con terapie consolidate, secondo le indicazioni del medico curante. In conclusione, non ci sono studi che dimostrano correlazione della cannella con la cura e il trattamento del diabete.
Benefici riconosciuti della cannella
- migliorare la digestione, riducendo in particolare gonfiore e disturbi digestivi
- migliorare il funzionamento dell’intestino, essendo una buona fonte di fibre può fornire sollievo dalla costipazione. Contiene inoltre anche calcio, ferro e manganese
- controllare i livelli di zuccheri nel sangue, riducendo così gli attacchi di fame (grazie al controllo della glicemia e al rallentamento della velocità di svuotamento gastrico) e la voglia di dolci. In questo modo aiuta a mantenere il peso corporeo nella norma. Studi in letteratura scientifica hanno ipotizzato una possibile utilità della polvere di cannella nella gestione del diabete, poiché migliora la capacità delle persone malate di rispondere all’insulina (Khan et altri, 2003). Si tratta, comunque, di un effetto modesto, realizzabile soltanto a dosi elevate. Inoltre, studi recenti, effettuati su un numero maggiore di persone, hanno fornito risultati contrastanti in merito all’effetto dell’assunzione della cannella sulla glicemia.
- combattere e prevenire le infezioni, soprattutto fungine e batteriche, per la sua attività antimicrobica
- combattere i malanni di stagione da raffreddamento, è molto utilizzata, insieme al miele, per preparare infusi o, sotto forma di olio essenziale, per fare dei suffumigi (ne bastano due gocce sciolte in acqua bollente)
- esercitare un’attività antinfiammatoria e antiossidante, grazie ai componenti di cui è costituita
- contrastare l’alito cattivo (condizioni di alitosi)